Mercoledì 4 aprile 2018 si è tenuta la tredicesima lezione del corso "Inventa il tuo abito", presso una delle aule del Liceo Guglielmo Oberdan in Trieste e per conto dell'Università delle Liberetà Auser.
Con questa lezione si è completato il disegno dell'Abito Semplice e su richiesta dei presenti, si è iniziata una discussione che riguarda la vestibilità dei capi spalla. La lezione ha permesso così di illustrare le complesse modalità di realizzazione di un cartamodello che assecondi le forme del corpo con una "linea" che l'occhio ritiene perfetta. Si sono inoltre dimostrate le differenze di risultato tra un sistema di taglio proporzionale ed uno a misure dirette.
Una parte di questa lezione ha riguardato inoltre le "correzioni" la dove si presentino delle incongruenze una volta indossato il capo di abbigliamento, realizzato con un cartamodello errato. Si darà continuità a tutti questi argomenti con degli approfondimenti nelle prossime lezioni.
Il mestiere del bravo modellista sta infatti non solo nel saper realizzare con il disegno un abito perfetto, qualsiasi forma abbia da creare, ma anche avere la giusta soluzione a ogni problema. Per ottenere ciò è necessaria una solida preparazione di base ed una esperienza pluriennale, ma nessuno nasce con un bagaglio di nozioni e competenze. E' questo secondo me l'obiettivo di questo breve corso: trasferire conoscenza ed iniziare i giovani e no ad un mondo fantastico che è quello della moda.
Questi e altri argomenti sono stati trattati e sono risultati di molto interesse per il pubblico presente, stimando anche il numero di domande che sono state rivolte. Sono soddistatto di queste lezioni e di tutte le persone che si stanno appassionando a questo mestiere, anche se fosse per puro diletto o hobby è un gran traguardo raggiunto assieme.
La prossima lezione si terrà il giorno 11 aprile 18, sempre con lo stesso orario, proseguiremo con il programma didattico nominale che riguarda sempre l'Abito.
Vi aspetto dunque numerosi alla prossima lezione,
Un carissimo saluto a tutti i lettori e alle lettrici.
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